top of page

IL RILIEVO DIRETTO

Definizione

Il rilievo diretto viene definito tale in quanto le misure vengono prese direttamente sull'oggetto da rilevare ed è possibile il confronto diretto tra esso ed un “campione” di dimensione nota. Necessitando dei soli strumenti tradizionali di misura (facilmente reperibili e a basso costo), è senza dubbio la tecnica di rilevamento architettonico più facile da utilizzare. La sua versatilità ne consente l’impiego nella maggior parte dei rilievi, anche ad integrazione di altre tecniche. Può essere utilizzato sia per il rilevamento di intere porzioni di edifici per la realizzazione di planimetrie o sezioni, sia per la restituzione di dettagli specifici.

Iter operativo

Iter operativo

Iter operativo

  • Esecuzione di un progetto in cui si prevede l’organizzazione delle operazioni da svolgere e la suddivisione in parti dell’oggetto da rilevare. Questa fase assume un’importanza rilevante sia per fini pratici (in genere gli strumenti del rilievo diretto sono di grandezza limitata) sia perché consente di avere un maggiore controllo del rilievo: si possono commettere solo errori locali, che non inficiano l’intero operato. Infine, è qui che viene scelta la scala nominale del rilievo.
  • Realizzazione dell'eidotipo, un disegno realizzato a mano libera dell’area o dell’oggetto da rilevare, sul quale andranno poi segnate le misure, nonché annotati tutti i particolari e i dettagli di interesse per il rilevatore.
  • Tracciamento della fondamentale orizzontale; trattasi della materializzazione di una linea orizzontale, di quota costante, che percorre l’intero edificio e che funge da riferimento sul quale prendere tutte le misure. Tale operazione risulta indispensabile quando gli edifici da rilevare sono disposti su più livelli oppure, facendo parte di complessi storici, presentano pavimentazioni che possono aver subito deformazioni o trasformazioni.
  • Rilievo delle piante, allo scopo di rendere l’immagine dell’oggetto nella sua estensione e nelle sue dimensioni rispetto ad un piano orizzontale. Il rilievo planimetrico viene condotto principalmente per trilaterazione e per coordinate cartesiane.
  • Rilievo di sezioni e prospetti, che consiste nel riferire le quote dei singoli punti alla quota della linea fondamentale precedentemente tracciata, misurando le distanze verticali dalla stessa. Il termine “sezione” indica la rappresentazione grafica degli oggetti secondo un piano verticale, secante gli stessi, in modo da mostrarne la parte interna. Il “prospetto” è, invece, la proiezione di superfici verticali (gli alzati), condotta secondo piani a questi paralleli.
  • Restituzione, suddivisa in due fasi ulteriori: la prima prevede la restituzione delle misure secondo tecniche diverse, mentre la seconda (di carattere grafico) consiste nel rendere i disegni formalmente corretti.

Teoria degli errori

La scala di rappresentazione scelta comporta un valore di incertezza individuabile attraverso l’errore di graficismo:
            Errore di graficismo = 0.2 mm X denominatore della scala di rappresentazione

In questo modo, si hanno indicazioni pratiche per la fase di rilevamento delle misure in quanto è possibile individuare il limite minimo rappresentabile. Ad esempio: se il rilievo va consegnato alla scala 1:50, non andranno rilevati gli elementi di dimensione inferiore a 1 cm.

Esempi applicativi

A. Rilievo del parcheggio in via Galvani, Dalmine (BG)

Passo 1: Partendo da una misura di riferimento, che si possa considerare nota, si tracciano 2 circonferenze con centro negli estremi della misura di riferimento e raggi uguali alle misure prese partendo dagli estremi fino ad un terzo punto comune. Il punto di intersezione delle 2 circonferenze corrisponde al nostro terzo punto.

 

Passo 2: Si tracciano 3 circonferenze con centri rispettivamente i 3 punti precedentemente trovati e raggi le misure prese partendo dai 3 punti ad un punto in comune. Si disegni poi una circonferenza passante per i 3 punti di intersezione delle 3 circonferenze di partenza. Se il raggio di quest’ultima risulta essere minore dell’errore ammissibile (calcolato in base alla scala), il centro di questa circonferenza sarà il nostro quarto punto, che avrà come errore il raggio del cerchio. Altrimenti si dovrà escludere il punto di intersezione più distante dagli altri e considerare come nostro quarto punto il medio del segmento congiungente gli altri 2 e come errore la metà di questo segmento.

Passo 3: Si procede così fino a trovare tutti i punti misurati e i relativi errori.

 

Passo 4: Si misurano poi i particolari del parcheggio che rientrano nella rappresentazione della scala scelta, di cui non si richiedono gli errori di misura.

B. Rilievo di un'aula universitaria

Passo 1: Realizzazione della rete primaria. E’ stata compensata con l’utilizzo di un programma realizzato in Excel, che ha restituito le ellissi d’errore dei punti della rete.

Passo 2: Realizzazione della rete secondaria. Ogni punto della rete è stato ottenuto dall’intersezione di 3 circonferenze aventi raggio pari alle misure della distanza di quel punto da 3 punti comodi della rete primaria. Il punto che ne deriva coinciderà con il centro della circonferenza passante per i 3 punti di intersezione delle 3 circonferenze di partenza, solo se il raggio di questa è minore dell’errore ammissibile, in base alla scala di rappresentazione scelta. Altrimenti coinciderà con il punto medio del segmento congiungente i 2 punti di intersezione più vicini tra loro.

Passo 3: Realizzazione della rete terziaria. Sono stati misurati i punti utili alla rappresentazione dei particolari della stanza, partendo dai punti della rete secondaria.

C. Rilievo del capannone di via Galvani, Dalmine (BG)

Passo 1: Dopo aver individuato una misura di riferimento, si tracciano le 2 circonferenze con centri gli estremi del segmento base e raggi le distanze di questi ultimi da un punto in comune. Il punto d’intersezione delle 2 circonferenze individua il terzo punto della rete.

Passo 2: Si continua ripetendo il passo 1 fino all’ultimo punto della rete.

Passo 3: Per individuare l’ultimo punto, sono state prese 3 misure, in modo da ottenere anche l’errore di chiusura della rete, che dovrà essere coerente con la scala di rappresentazione scelta.

Università degli studi di Bergamo_Dipartimento di Ingegneria Edile_ Corso di Rilievo e Restauro per l'Architettura

  • https://plus.google.com/117167403531
  • twitter-bird2-square
  • facebook-square
bottom of page